29/9/23

 “Si el miedo naciese de la razón, la vida sería imposible, porque siempre habría buenas razones para tener miedo de cualquier cosa”

Una filosofía del miedo – Bernat Castany Prado

28/9/23

 “La atención enloquecida no mira, solo vigila, controla, se asegura, echa un vistazo, y siempre con la única intención de quedarse tranquila. Solo conoce dos zonas: la de seguridad y la de peligro, y su único interés reside en asegurarse de que se halla en la primera, y de que no pisa la segunda. El mundo en toda su complejidad y esplendor le resulta ajeno”

Una filosofía del miedo – Bernat Castany Prado

27/9/23

 “Nada más vulnerable al miedo que los sentidos, esa especie de público entregado que está dispuesto a creerlo todo”

Una filosofía del miedo – Bernat Castany Prado

26/9/23

Il giardino dei Finzi-Contini - Georgio Bassani

© Bocins Literaris
Títol: Il giardino dei Finzi-Contini
Autor: Giorgio Bassani
Any: 1962
Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano

 “Stanza dopo stanza, corridoio dopo corridoio, avremmo camminato uno a fianco dell'altro senza aver più il coraggio né di guardarci né di scambiare una parola. Temevamo entrambi la stessa cosa, lo sentivo: il commiato, il punto sempre più vicino e sempre meno immaginabile del commiato, del bacio d'addio”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

25/9/23

 “Come era bello di notte il Barchetto del Duca- pensavo-, con quanta dolcezza la luna lo iluminava! Fra quelle ombre di latte, in quel mare d'argento, io non cercavo niente”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

24/9/23

 “La libertà è senz'altro una gran bella cosa, ma se uno a un certo punto non trova dei limiti (così dicendo mi strizzò l'occhio), dovè si va a finire?”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

23/9/23

 “Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora, dato che le legge è questa, meglio morire da giovani, quando uno ha ancora tanto tempo davanti a sé per tirarsi su e risuscitare... Capire da vecchi è brutto, molto più brutto. Come si fa? Non c'è più tempo per ricominciare da zero”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

22/9/23

 “Tutto perduto, niente perduto. Come era vero!”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

21/9/23

 “ci scambiavamo perfino qualche frase: "Che ora è?", "Come va il lavoro?", e simili. Qualche anno più tardi, durante la primavera del '43, in carcere, le frasi che avrei scambiato con un ignoto vicino di cella, gridandole in alto verso lo spiraglio della bocca di lupo, sarebbero state de questo tipo: dette così, sopratutto per il bisogno di sentire la propia voce, di sentirsi vivi”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

20/9/23

 “Chissà come nasce e perché una vocazione alla solitudine”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

19/9/23

 “Lo intuiva benissimo: per me, non meno che per lei, più del presente contava il passato, più del possesso il ricordarsene. Di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente… Come mi capiva! La mia ansia che il presente diventasse "subito" passato perché potessi amarlo e vagheggiarlo a mio agio era anche sua, tale e quale. Era il "nostro" vizio, questo: d'andare avanti con le teste sempre voltate all'indietro”

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani